mercoledì 16 febbraio 2011

Berlusconi: «Conti pubblici, continuiamo a tenerli in ordine»


Tremonti e Berlusconi (Fotogramma)
Tremonti e Berlusconi (Fotogramma)
MILANO - «Con l'accordo di oggi sulle piccole e medie imprese (Pmi) continua il lavoro del governo per tenere in ordine i conti del bilancio dello Stato». Lo ha detto Silvio Berlusconi annunciando insieme al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, l'intesa post-moratoria con Abi (Associazione banche italiane) e Confindustria per il credito alle Pmi. «Stiamo lavorando per approvare il federalismo fiscale, che servirà soprattutto a combattere e a ridurre l'evasione».
PMI - «Il nostro sistema è fatto di piccole e medie imprese, un imprenditore prima di licenziare un suo collaboratore ci pensa due volte, è un amico dei suoi dipendenti e questo ci ha datto la possibilità di avere la minore disoccupazione di tutta Europa», ha aggiunto il premier. «Quando leggo sui giornali articoli di validi opinionisti che sostengono che ilnostro Pil nel 2010 è cresciuto solo dell'1,1% e fanno il paragone con il Pil della Francia cresciuto dell'1,5%, vorrei ricordare che abbiamo ereditato il debito pubblico più elevato d'Europa, il terzo del mondo che ci costa 5 punti di Pil all'anno». Berlusconi ha spiegato le cause dell'arretratezza del sistema Italia, che a suo dire sono le infrastrutture carenti, le lungaggini burocratiche della pubblica amministrazione, fino al costo dell'energia e i «tempi assolutamente inaccettabili» della giustizia civile.
TREMONTI - Il governo finora ha tenuto in ordine i conti pubblici e adesso finalmente può aprirsi una fase nuova orientata alla crescita e allo sviluppo, ha aggiunto Tremonti. «Adesso si apre una fase di diversa attività, possiamo guardare al lato dello sviluppo economico. Lo possiamo fare in Europa quando presenteremo il piano ad aprile che dovrà essere un piano con i numeri. Adesso possiamo guardare alla crescita».

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