lunedì 14 febbraio 2011

Berlusconi: «Napolitano non scioglierà le Camere»

MILANO - Il capo dello Stato Giorgio Napolitano non ha alcuna intenzione di sciogliere il Parlamento. Lo ha detto lunedì mattina il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, aggiungendo che presto potrà contare alla Camera su una maggioranza di 325 deputati. «Non credo che sia nei pensieri, assolutamente, del presidente Napolitano», ha detto Berlusconi, a proposito della possibilità che il capo dello Stato sciolga le Camera, in un collegamento telefonico alla trasmissione Mattino5.
LA GARANZIA - Secondo i media, nel colloquio al Quirinale di venerdì scorso Napolitano avrebbe prospettato la possibilità di sciogliere il Parlamento se proseguono i conflitti istituzionali. «Napolitano mi ha garantito che finché c'è un governo che governa... non esistono, non esistono motivi per scogliere il Parlamento», ha spiegato Berlusconi. «Per interrompere la legislatura occorre che il presidente Napolitano consulti sia i presidenti delle Camere che il presidente del Consiglio, cioè Silvio Berlusconi. Quando successe per Ciampi lui allora acconsentì, questo non è il nostro caso perché il governo è nella pienezza delle sue funzioni». Berlusconi ha aggiunto che «c'è molta confusione ma io ho le idee molto chiare: l'interesse del Paese è quello di avere un governo stabile». Il presidente del Consiglio ha poi annunciato: «Alla Camera arriveremo presto a una maggioranza di 325 deputati, cioè più che sufficiente sia in aula che nelle commissioni».


SU FINI - Poi boccia la proposta fatta domenica da Gianfranco Fini di dimettersi entrambi: «È una proposta irricevibile, io non ho infatti mai tradito il mandato degli elettori, non ho sabotato il governo e le riforme e non ho usato la mia veste istituzionale per ordine complotti e ribaltoni». «Non si era mai visto nella storia repubblicana - aggiunge - un presidente della Camera prima fondare un partito e poi trasformare la terza carica dello stato in una fazione politica».

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