sabato 12 febbraio 2011

Pmi, un miliardo di euro per la ripresa

MILANO– Un plafond da mille milioni di euro per ripartire. Per agganciare il treno della ripresa. Per aggregare i Piccoli nel sistema Rete-Impresa e investire in innovazione, tecnologia, formazione di giovani laureati, in internazionalizzazione. A siglare l'accordo tra il gruppo Unicredit e Rete Imprese Italia – associazione che comprende la Confartigianato, la Confcommercio, la Confesercenti, la Cna e la Casartigiani – anche Roberto Nicastro, direttore generale dell'istituto di credito di piazza Cordusio. Che ha motivato l'adozione di questo fondo a disposizione delle pmi come “la naturale prosecuzione di Impresa Italia e Sos Impresa Italia. Che nasce da un dialogo continuo e costruttivo tra Unicredit e i propri partner del mondo imprenditoriale per disegnare soluzioni concrete che diano sostegno alle aziende in tutte le fasi del ciclo economico”.
I PILASTRI DELL'ACCORDO – Al netto delle dichiarazioni delle parti in causa (a suggellare l'accordo anche Giorgio Guerrini, da poco presidente di Rete Imprese Italia) preponderante è l'idea che per agganciare il treno della locomotiva tedesca sia necessario dotare le imprese di una maggiore disponibilità economica, limitando l'effetto del credit-crunch. Ecco perché per la “ripresa del ciclo produttivo” il gruppo guidato dall'amministratore delegato Federico Ghizzoni ha previsto la possibilità di prestiti destinati “alla ristrutturazione di immobili, acquisto di impianti o macchinari necessari allo svolgimento dell’attività aziendale” e di fidi “per sostenere le aziende nell'assunzione di nuovi dipendenti o il riassorbimento di personale in cassa integrazione”. Ma anche soldi per incentivare le start-up di nuove imprese e negli investimenti in innovazione e ricerca, ponendo particolare attenzione “all'arricchimento del contenuto tecnologico dei prodotti”. Non solo. L'idea è quella di favorire il percorso intrapreso dal sistema produttivo italiano, favorendo l'aggregazione di pmi in rete d'impresa. Capaci di crescere così in termini dimensionali per aprirsi verso nuovi mercati.

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